Bimbo ucciso dai pitbull a Eboli. Accertamenti sui tempi della chiamata ai soccorsi
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Tra i trenta e i quaranta minuti: sarebbe il tempo intercorso tra l’attacco dei cani e la richiesta di aiuto, tempestivo ma vano, ai soccorritori giunti a Campolongo la mattina della tragedia costata la vita al piccolo Francesco Pio a Eboli. La telefonata di aiuto è delle 8.28. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire cosa sia accaduto nel tempo trascorso tra l’incidente e la richiesta di pronto intervento.
Le urla provenienti dal luogo della tragedia lunedì mattina sarebbero state udite dai residenti qualche minuto prima delle 8 ma la telefonata per allertare i soccorritori è giunta mezz’ora dopo.
Al vaglio degli investigatori ci sono i tabulati telefonici dei familiari del piccolo Francesco Pio, anche quelle che annunciavano la tragedia. Ricordiamo che sono indagati i proprietari dei cani, Gaia Sabato e Fabio Fiorillo; gli zii del bambino che erano sul luogo della tragedia, Simone e Giuseppe Santoro e la mamma Paola Ferrentino accusati, in concorso, di omicidio colposo per omessa custodia degli animali.